Come prevenire e alleviare uno dei più grandi fastidi dell’estate
Punture di insetto: i rimedi casalinghi come quelli farmacologici devono essere tempestivi per evitare infezioni della pelle o eventuali escoriazioni provocate dal grattarsi incontrollato, soprattutto durante le ore di sonno notturno.
Perché pruda una puntura di insetto?
Quando gli insetti pungono animali ed esseri umani non si limitano a succhiare piccolissime parti di sangue, ma iniettano anche sostanze che risultano più o meno urticanti per la pelle.
La reazione che si può manifestare dopo una puntura di insetto dipende quindi soprattutto dalla sensibilità dell’individuo punto alla sostanza che gli è stata iniettata.
Nella gran parte dei casi le punture di insetto provocano bruciore, prurito, gonfiore e arrossamenti che teoricamente scompaiono nel giro di un paio di giorni senza alcun trattamento medico.
Nel caso di soggetti allergici o dalla cute particolarmente sensibile sarebbe bene adoperarsi immediatamente con rimedi naturali o farmacologici per impedire che la situazioni si protragga o peggio, degeneri.
Punture di insetto: i rimedi più efficaci
Contro le punture di insetto si possono adoperare, oltre alle creme idrocortisoniche, agli anestetici locali e agli antistaminici che si trovano comunemente in commercio, anche rimedi dall’effetto più blando, ma efficace contro le irritazioni lievi.
Se il prurito è persistente e fastidioso la zona va innanzitutto rinfrescata con del ghiaccio avvolto in un fazzoletto pulito, quindi l’applicazione locale di Aloe in gel o un unguento di calendula migliora molto la situazione.
Ci sono determinati casi, come la comunissima puntura d’ape, in cui il trattamento topico non è sufficiente: va estratto il pungiglione entro i 20 secondi seguenti alla puntura. Per farlo è da evitare l’uso della pinzetta, che potrebbe spezzarlo: è più opportuno un oggetto rigido dal bordo sottile e smussato come quello di una carta di credito. Estratto il pungiglione, la zona va trattata con una crema al cortisone fino alla scomparsa dei sintomi provocati dall’azione del veleno contenuto nel pungiglione.